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I migliori cortometraggi premiati negli ultimi 15 anni

I cortometraggi hanno una durata che non supera i 30 minuti. Per raccontare una storia in un lasso di tempo così breve c’è bisogno di una grande abilità, sia narrativa e registica. Ecco, perché gli Oscar hanno creato ben due categorie per premiare queste opere brevi: quella dedicata ai migliori cortometraggi e quella per i migliori cortometraggi d’animazione.

Sono tante le opere brevi di grandi registi diventate famose, da Vincent di Tim Burton a Due uomini e un armadio di Roman Polanski fino a The Alphabet di David Lynch.

Qui di seguito, un piccolo elenco dei migliori cortometraggi degli ultimi quindici anni, premiati nei principali festival di cinema. 

I migliori cortometraggi vincitori di Oscar e non solo 

  • Pierino e il lupo dell’animatrice Suzie Templeton: corto di animazione realizzato in stop-motion e vincitore di un Premio Oscar nel 2008. Il film è ispirato alla storia di Pierino e il lupo di Prokofiev e racconta del coraggioso bambino che riuscì a catturare un lupo e poi ne ebbe pietà al punto da liberarlo.
  • The Distance Between Us And The Sky di Vasilis Kekatos: solo 9 minuti per raccontare l’incontro casuale ma determinante tra due sconosciuti a una stazione di servizio. Il corto ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2019.
  • Skin di Guy Nattiv – corto vincitore del premio Oscar nel 2018 e da cui è stato tratto l’omonimo film con protagonista l’attore Jamie Bell. Il cortometraggio è un film di denuncia contro l’antisemitismo americano, rappresentato dalle scorribande di un gruppo di naziskin capeggiati da Bryon Widner, violento rappresentante dell’estrema destra realmente esistito. 
  • Harvie Krumpet di Adam Elliot – vincitore di un Oscar nel 2004 nella categoria dei migliori cortometraggi animati. Il bel corto ha come protagonista il polacco Harvek, affetto dalla sindrome di Tourette. Il poverino è vittima di una serie di sfortune che, però, riesce sempre a superare grazie al suo inguaribile ottimismo.

  • The Man Behind The Wall di Ines Moldavsky – vincitore del Festival di Berlino del 2018 nella sezione dei migliori cortometraggi. Si tratta di un’opera molto originale, in cui la regista prova a incontrare degli uomini tramite un’applicazione, tentativo che infrange le leggi dello stato in cui vive. Ines Moldavsky racconta, infatti, di un confine difficile da attraversare: quello tra Israele e Cisgiordania.

  • Paperman di John Kahrs – corto targato Walt Disney Animation Studios e vincitore di un Oscar nel 2013. Il corto racconta del romantico colpo di fulmine tra due sconosciuti, che riescono a ritrovarsi grazie a un aeroplanino di carta con una piccola traccia di rossetto.